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Studiare i chengyu: origine e esempi d'uso (parte 3)

Studiare i chengyu: origine e esempi d'uso (parte 3)


I chéngyǔ 成语 sono locuzioni idiomatiche spesso formate da quattro caratteri, frasi fatte che si avvicinano in parte a quelli che noi sogliamo chiamare modi di dire. Per chi si fosse perso il primo articolo sull’argomento, in cui è presente anche una breve presentazione generale dei chengyu, può aprirlo cliccando direttamente qui.

Scopriamo insieme la storia, il significato e l’uso di tre nuovi chengyu.

小人得志 (xiǎo rén dé zhì)

"Uomini dappoco intossicati dal successo" 

Durante la dinastia Tang, sotto il regno dell’imperatrice Wu Zetian, alcuni sudditi donarono alla sovrana un abito morbidissimo, fatto interamente con le piume dell’elegante martin pescatore. In quel periodo a corte vi era un perfido ministro, di nome Zhang Changzong, che pensava di essere il preferito dall’imperatrice, chiedendole perciò in dono tale abito. Wu Zetian, per liberarsi dall’assillante ministro, acconsentì alla sua richiesta ed egli indossò immediatamente l’ambito capo, incominciando a vantarsi e a mettersi in bella mostra davanti alla servitù. Proprio in quel momento un altro ministro entrò a corte e la sovrana, sapendo che tra i due non scorreva buon sangue e non volendo far ingelosire il ministro appena arrivato, decise di farli giocare a scacchi. Ognuno dei due doveva scegliere un capo di vestiario che avrebbe donato all’altro in caso di sconfitta. Il ministro da poco giunto a corte chiese che come posta in gioco venissero messi gli abiti che indossavano in quel momento. Wu Zetian, scoppiando a ridere, esclamò: “Tu indossi un normalissimo abito viola da ministro, come puoi pretendere che l’altro sia disposto a rinunciare al suo prezioso abito di piume?”. Il ministro rispose: “Questo abito viola che indosso l’ho sempre messo solo per avere udienza con l’imperatrice, è un grande onore. Quell’abito di piume è stato usato solo per mettersi in mostra davanti alla servitù. Dovrei essere io a non voler correre il rischio.” Una volta approvata la posta in gioco, la partita a scacchi ebbe inizio. Mossa dopo mossa, Zhang Changzong venne sconfitto e fu costretto a consegnare il suo bellissimo abito blu all’altro ministro, il quale lo diede subito in dono alla servitù. Il racconto di quella vicenda si diffuse subito a corte e da quel momento in avanti tutti i ministri ci pensarono due volte prima di fare sfoggio della propria arroganza e dei propri beni.

xiaorendezhi     xiaorendezhi2 

Questo chengyu viene utilizzato spesso per indicare quelle persone che, solo magari per aver ottenuto un po’ di denaro o avere avuto fortuna in una vicenda, diventano arroganti e si sentono superiori alle altre. Il termine xiaoren 小人 si incontra infatti spesso con l’accezione di “uomo dappoco”.

Esempi:

你看他小人得志的样子 (nǐ kàn tā xiǎoréndézhì de yàngzi)

你别小人得志! (nǐ bié xiǎoréndézhì !)

刚取得一点成绩,他就一副小人得志的模样,真恶心!(gāng qǔdé yīdiǎn chéngjì, tā jiù yī fù xiǎoréndézhì de móyàng, zhēn èxīn!)

画蛇添足 (huà shé tiān zú)

"Il troppo stroppia (dipingere i piedi al serpente)"

Tanti anni fa, durante il regno Chu, una famiglia importante e molto conosciuta decise di dedicare una giornata intera a compiere offerte per gli antenati e alcune divinità. Una volta finiti i rituali il capofamiglia dichiarò di voler regalare una giara colma di grappa a coloro che erano arrivati da fuori, in cambio dell’aiuto ricevuto nel portare a termine la cerimonia. Tuttavia, la grappa non era sicuramente sufficiente per tutte le persone che erano arrivate, sarebbe stata però un bel premio simbolico per almeno uno degli ospiti. Il capofamiglia non sapeva quindi a chi dare la giara. Scegliendo direttamente uno degli ospiti aveva infatti paura di mancare di rispetto agli altri. All’improvviso, dato che era sceso un grande silenzio in casa, un signore anziano si alzò in piedi e disse: “Che ognuno dipinga sul pavimento un serpente! Il primo che finisce di disegnare un serpente perfetto otterrà la giara.” Ottenuta l’approvazione del capofamiglia, tutti si misero in fretta e furia per terra a disegnare dei serpenti. Uno degli ospiti, particolarmente abile nella pittura, finì di disegnare un serpente estremamente realistico in pochissimo tempo. Afferrata la giara, stava per bere la grappa quando vide che tutti gli altri invitati non erano ancora a metà dell’opera. Decise così di continuare a dipingere per mettere in mostra il proprio talento e aggiunse al serpente un paio di piedi. Quando gli altri videro la sua opera, invece di fargli i complimenti che lui si aspettava, lo derisero per aver reso la sua opera irrealistica e non aver rispettato così le condizioni della gara. La giara fu assegnata a un altro ospite e l’orgoglioso artista se ne tornò a casa a mani vuote.

hua she tian zu hua she tian zu2 

Questo chengyu, tradotto spesso come “il troppo stroppia” viene utilizzato in tutte quelle situazioni in cui non bisogna cedere all’orgoglio o all’arroganza, rischiando di rovinare quello che si è fatto solo per “farsi grandi” agli occhi degli altri.

Esempi:

你们这是把时间浪费在画蛇添足上 (nǐmén zhè shì bǎ shíjiān làngfèi zài huàshétiānzú shàng)

这幅画已经完美了,你就不要画蛇添足了 (zhè fú huà yǐjīng wánměi le, nǐ jiù bùyào huàshétiānzú le)

我们不要做画蛇添足的那样的蠢事 (wǒ mén bùyào zuò huàshétiānzú de nà yàng de chǔnshì  )

马马虎虎 (mǎ mǎ hǔ hǔ)

"Sbadato (cavallo cavallo tigre tigre)"

In epoca Song, un famoso artista iniziò un giorno a dipingere una tigre. Un suo amico, arrivato a casa sua per andare a trovarlo, gli chiese se poteva dipingere per lui un cavallo. Il pittore, per non iniziare il tutto da capo, decise di pitturare un corpo da cavallo sotto alla testa di tigre che aveva già dipinto. Quando altre persone arrivarono e gli chiesero come si chiamava l’opera lui rispose  “Mama huhu 马马虎虎”. Il giorno successivo, il primogenito del pittore gli chiese che animale fosse quello dipinto e il padre gli rispose che era una tigre. Al figlio minore, arrivato più tardi, disse invece che si trattava di un cavallo. Nei giorni successivi, il primogenito vide un cavallo e, pensando fosse una tigre, lo uccise senza indugiare. Il padre dovette pagare una lauta somma al proprietario. Qualche giorno dopo invece il figlio minore venne sbranato da una tigre perché, avendola confusa con un cavallo, aveva provato a cavalcarla. Da quel momento con l’espressione mamahuhu si iniziò ad indicare quelle persone che fanno le cose senza impegno, negligentemente. Il chengyu ci ricorda come azioni grossolane e sconsiderate possono portare a conseguenze disastrose.

mamahuhu2 mamahuhu 

Questo chengyu, uno dei più conosciuti dagli studenti stranieri di cinese, non è in realtà così tanto utilizzato nel parlato dai madrelingua. Viene sì utilizzato, ma non con la frequenza che uno si immagina dato che molti libri di testo presentano questa espressione già dalle prime unità. Un errore comune che gli studenti di cinese fanno nell’utilizzo di questo chengyu è il suo utilizzo come risposta alla domanda 最近怎么样 (zuìjìn zěnmeyàng)? Quest’uso di mamahuhu è inconsueto e viene invece per lo più utilizzato, come ci insegna la storiella dietro alla sua nascita, per indicare tutte quelle persone distratte e negligenti, così come azioni fatte in questo modo. In certi casi la traduzione italiana “così così” è corretta, ma non sempre applicabile. Si può utilizzare anche come risposta a dei complimenti in segno di modestia.

Esempi:

我们作事儿要小心翼翼的,不要马马虎虎的 (wǒmén zuò shìr yào xiǎoxīnyìyì de, bù yào mǎmǎhǔhǔ de)

马马虎虎的人肯定不会成功 (mǎmǎhǔhǔ de rén kěndìng bù huì chénggōng)

你老婆总是马马虎虎地做饭,上次差点着火了。(nǐ lǎopó zǒngshì mǎmǎhǔhǔ de zuòfàn, shàngcì chàdiǎn zhaohuǒ le.)

A: 你的中文讲得好棒啊!(nǐde zhōngwén jiǎng dé hǎo bàng a)

B: 马马虎虎,马马虎虎!(mǎmǎhǔhǔ, mǎmǎhǔhǔ!)

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