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Gli omofoni della lingua cinese - parte 1

Gli omofoni della lingua cinese - parte 1


Come abbiamo già visto insieme nell’articolo incentrato sugli scioglilingua, la lingua cinese si presta benissimo alla creazione di interessanti giochi di parole. Sebbene gli omofoni siano presenti probabilmente in tutte le lingue, in cinese il loro numero è particolarmente elevato. Questa grande presenza di omofoni è determinata dal numero limitato di sillabe con cui vengono formate le varie parole del cinese, prevalentemente mono o bisillabiche. I toni permettono di differenziare parole altrimenti identiche, anche se naturalmente esistono anche omofoni in cui anche i toni sono identici, come per esempio xiāngjiāo 香蕉 “banana” e xiāngjiāo 相交 “intersecare”, o anche quánlì 权利 “diritto” e quánlì 权力 “potere/autorità”. Se non si considerano i toni le parole che finiscono per essere uguali sono tantissime e i toni sono uno degli ostacoli principali degli stranieri che si avvicinano allo studio della lingua cinese.

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Guardiamo insieme alcuni degli omofoni a cui prestare attenzione per evitare situazioni poco chiare od imbarazzanti.

1) shuìjiào 睡觉 “dormire” Vs. shuǐjiǎo 水饺 “ravioli bolliti”

 

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L’omofonia tra queste due parole è particolarmente conosciuta in quanto è famosissima una storia, non si sa se reale o inventata, di un cliente straniero che si reca in un ristorante cinese e al posto di dire alla cameriera shuǐjiǎo duōshǎo qián yī wǎn 水饺多少钱一碗?”quanto costa una ciotola di ravioli?”, le dice shuìjiào duōshǎo qián yī wǎn 睡觉多少钱一晚?”Quanto è per una notte?”, lasciandola sbigottita. Nelle due frasi infatti anche i caratteri wǎn 碗 “ciotola” e wǎn 晚 “sera” sono omofoni.

 

2) xīfú 西服 “abito all’occidentale” Vs. xífù 媳妇 “moglie”

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Queste sono altre due parole di uso comune che, pronunciate nella maniera sbagliata, potrebbero portare a situazioni imbarazzanti, come nel caso nǐde xīfú bǐ wǒde hǎokàn 你的西服比我的好看 “il tuo abito è più bello del mio” che prunciato nǐde xífù bǐ wǒde hǎo kàn 你的媳妇比我的好看 “tua moglie è più bella della mia”.

 

3)  wèn 问 ”chiedere” Vs. wěn 吻 ”baciare”

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Con le parole monosillabiche è ancora più facile imbattersi in questo tipo di situazioni. È il caso di wèn 问 ”chiedere” e wěn 吻 ”baciare”. Con solo un tono di differenza nella frase, si rischia di passare dal dire nǐ zuìhǎo wèn tā 你最好问他 “faresti meglio a chiedere a lui” a nǐ zuìhǎo wěn tā 你最好吻他 “faresti meglio a baciarlo”.

 

4) yèzhǔ 业主 “imprenditore” Vs. yězhū 野猪 “cinghiale”

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Dare del cinghiale a un imprenditore non è mai elegante, ed è strano parlare anche di convegni di cinghiali, come accade se sbagliamo pronuncia nella frase tāmén jīnwǎn kāi yèzhǔ dàhuì 他们今晚开业主大会 “stasera loro fanno un convegno per gli imprenditori” che diventa tāmén jīnwǎn kāi yě zhū dàhuì 他们今晚开野猪大会 “stasera loro fanno un convegno per i cinghiali”.

 

5) shōushi 收拾 “riordinare” Vs. shōushī 收尸 ”seppellire i morti”

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La differenza tra queste due parole è molto sottile. L’ultima sillaba shi passa da un tono neutro a un primo tono. Il significato, invece, cambia completamente. wǒ lái shōushi 我来收拾 significa “ci penso io a riordinare” mentre wǒ lái shōushī 我来收尸 “ci penso io a seppellire i morti”.

Ovviamente il contesto aiuta sempre moltissimo a capire quello che si vuole dire. Mentre in alcuni casi si hanno veri e propri fraintendimenti, difficilmente qualcuno finirebbe per credere a un convegno per cinghiali o al nostro voler seppellire dei morti mentre si parla di faccende domestiche. Studiare gli omofoni è un modo utile per fare esercizio e prendere confidenza con i toni, i quali vengono spesso erroneamente trascurati da molti studenti. A presto con un'altra lista di omofoni da imparare!

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